Ristabilire il contatto ...

Ma Dio non è mai rimasto indifferente a guardare la nostra discesa nel baratro del peccato, nè ha mai girato lo sguardo lontano da noi. Al contrario, Lui sapeva bene che Lo avremmo rinnegato, ed ha fatto tutto il possibile per donarci una nuova occasione per riavvicinarci a Lui,  il nostro Creatore. Così, nel giorno prestabilito, Dio stesso è sceso dal Suo trono per farsi come noi, e vivere in mezzo a noi. Gesù, l'Emmanuele (che significa proprio "Dio con noi") non è nient'altro che Dio fatto uomo. Egli ha scelto di vivere e soffrire su questa terra insieme a noi. Pur essendo Dio, puro e innocente, ha deciso che essere crocifisso a causa di quell'odio e di quel peccato che ci domina non fosse un prezzo troppo alto, pur di permetterci di avere una nuova occasione di contatto con Lui. La Sua morte non fu affatto un incidente, Gesù stesso disse che "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti" (Marco 10:45).

Proprio quel sangue versato da Dio nel giorno della Pasqua del Suo popolo è il solvente che ha cancellato la macchia altrimenti indelebile dei nostri peccati. Solo Dio stesso poteva fare un simile miracolo, nessun sacrificio umano o buona opera o religione umana potevano - né possono - guadagnare all'uomo la comunione con Dio.

Da quel momento Dio ha aperto l'unica via disponibile per ristabilire il contatto con Lui. Una porta che potrà essere aperta durante tutto il tempo della grazia, fino a quando - come annuncia la Parola di Dio - Gesù non farà ritorno su questa terra: allora la porta verrà serrata. 

Così Dio ha cambiato la sorte di morte certa dell'uomo (Sua creatura) in un futuro di vita e di comunione meravigliosa con Lui, ed ha rilasciato la potenza della Sua grazia, del Suo perdono e della Sua guarigione sul mondo, a disposizione di chiunque desideri avvicinarsi a Lui: basta semplicemente chiedere.

                E tu cosa farai?

Qualcuno bussa alla tua porta ...